Il pensiero positivo, concetto al confine fra filosofia e spiritualità, è ritenuto la possibile chiave del successo personale e oggetto di numerose pubblicazioni divulgative che ne esaltano prodigi e poteri nel riprogrammare i pensieri e liberare energie mentali.
Una certa parte della spiritualità new age, quella maggiormente divulgativa, ritiene il pensiero una facoltà della mente che può essere riprogrammata per influenzare e condizionare in positivo le nostre energie e il raggiungimento dei nostri obiettivi all’interno di una riconnessione “olistica” col mondo che ci circonda.
Nell’articolo della psicologa Cristina Rubano che consigliamo oggi, passiamo in rassegna il concetto di pensiero positivo in riferimento a correnti non solo psicologiche ma soprattutto filosofiche e spirituali: dalla Positive Psychology alle tecniche di rilassamento, fantasie guidate e rappresentazioni immaginative per migliorare il benessere e le prestazioni.
Un recente studio pubblicato su sul Journal of Experimental Social Psychology avrebbe evidenziato come il pensiero positivo, invece che incentivare al successo, potrebbe privare di quella tensione utile e necessaria agli sforzi per raggiungere l’obiettivo. Da dire che in questo studio gli obiettivi proposti ai soggetti (studentesse) erano abbastanza fini a se stessi (indossare un paio di scarpe col tacco molto alla moda ad esempio) e più simili a sogni a occhi aperti, poco idonei, quindi, ad attivare energie progettuali, dinamiche motivazionali elevate o strategie di problem solving o decision making complesse.