L’uomo è un essere bio-psico-sociale, che agisce in ciascuna di queste aree in modo interdipendente. Il corpo tende sempre verso un equilibrio e cerca di riaccomodarsi nel miglior modo possibile dopo difficoltà o squilibri sia ambientali sia interni. Non ci può essere una separazione fra fenomeni biologici e ambientali. Questo implica influenze reciproche fra l’ambiente e il corpo umano, come pure trasversalità culturali che costruiscono la realtà in cui sono stati sviluppati gli esseri umani, i gruppi e le organizzazioni.
Il pericolo non viene da ciò che conosciamo, ma da ciò che crediamo sia vero e invece non lo è. -Mark Twain
E’ sempre possibile modificare gli schemi di pensiero che non ci piacciono, a patto di diventarne osservatori. Gli esseri umani non sono l’insieme di convinzioni che hanno momento dopo momento edificato il modello, a partire dalle influenze dei genitori, dai ricordi, e tutto il bagaglio delle influenze sociali.
La soggettività (modi di essere, pensare, sentire e agire) è costruita o naturale. Il compito di ognuno di noi è dunque di decostruire e di ricostruire una realtà sana, in favore della vita, sviluppando un pensiero autonomo, crescendo in consapevolezza, liberandosi dai condizionamenti.