Se dovessimo scegliere una delle sfide più difficili che incontriamo quando stabiliamo degli obiettivi, sarebbe sicuramente questa.
Quante volte ti sarà capitato di porti degli obiettivi importanti mentre pensavi: “Ma sì, è un gioco da ragazzi!”. Ti immaginavi nell’affrontare la fatica ogni giorno dirigendoti verso il risultato prescelto, mentre lo raggiungevi a tempo di record. Sfortunatamente, non è così che vanno le cose di solito. Più verosimilmente ti sarai ritrovato a lottare per non essere sopraffatto dal sentimento di frustrazione nell’accorgerti che i progressi non erano così rapidi come te li aspettavi.
Invece di riconoscere che forse avevi programmato degli obiettivi troppo elevati, sarai stato tentato di abbandonare l’impresa. Ecco la ricetta per il disastro!
Sfortunatamente, spesso non comprendiamo il fatto che è molto più semplice pensare di fare qualcosa che farla realmente, specialmente se questa è una cosa che va a cambiare radicalmente il nostro modo di fare abituale.
Per ogni obiettivo che stabilisci, devi capire che ci sarà un periodo di transizione mentre lo stai raggiungendo. Non puoi aspettarti di passare da fattorino ad esperto di informatica in un paio di settimane oppure da pantofolaio della domenica diventare un maratoneta senza aver fatto mesi di allenamenti.
Questa è la Sfida n. 2 presa in esame nell’ebook Obiettivi – Le 15 sfide (e altrettanti rimedi) per il successo.
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