Semplicità volontaria: lavorare meno per vivere meglio?

Downshifting o semplicità volontaria è un movimento alla riscoperta di uno stile di vita votato ai ritmi lenti, all’ecosostenibilità e ai veri valori esistenziali. Per il momento i manager si stanno votando ad una vita migliore e se hanno problemi c’è sempre la possibilità di andare negli “uffici di scollocamento”.

Nell’articolo della psicologa Francesca Cilento che consigliamo oggi, scopriamo cosa significa scegliere la semplicità, chi opta per la semplicità volontaria e qual è l’attuale esperienza italiana al riguardo.

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Per la situazione in Italia, si possono trovare indicazioni utili nel libro Ufficio di scollocamento di Simone Perotti.

“Ufficio di scollocamento” è rivolto ai workaholic, i moderni drogati dal lavoro, ma anche a chi prova l’impulso di voler cambiare vita, insoddisfatto da quello che fa, e a chi sente di aver messo da parte per troppo tempo le proprie passioni e inclinazioni, a chi vuole smettere di partecipare a questo mondo storto. Una proposta che nasce da culture ed esperienze vicine al pensiero della decrescita, a quello ambientalista, al neopauperismo, al downshifting, al recupero della manualità e a tutte le numerose correnti di pensiero che animano l’ampio tentativo di costruire una cultura alternativa.

Al già alto numero di individui che decidono di cambiare vita, la crisi ha aggiunto le vittime della crisi. Ma una crisi è anche una grande opportunità.

Sempre più persone, in Italia e nel mondo, decidono di cambiare vita e lavoro, operando scelte personali e collettive in direzione di una vita a basso impatto esistenziale, relazionale, psicologico, oltre che ambientale ed economico.

Per questo gli autori hanno avviato un gruppo composto da psicologi, esperti di lavoro alternativo, avvocati, ma anche e soprattutto life­coach, scrittori, economisti, esperti di ambiente, per aiutare le persone a mettere in pratica le proprie motivazioni interiori. 

“Tra qualche tempo, quando saremo stati tutti costretti a scollocarci a causa del crollo dei presupposti su cui è basata la nostra società, qualcuno ripenserà a oggi con qualche rimpianto. Potevamo cambiare, prima di essere cambiati. Ma forse sarà tardi per dolersene…”.

(Simone Perotti, Paolo Ermani)

Per approfondire l’argomento, puoi leggere anche questo articolo del naturopata e giornalista pubblicista Valerio Pignatta: 

Decrescita, “scollocamento” e lungimiranza: l’insostenibilità dell’opulenza e la gioia della vita semplice.

Infine, puoi visitare il sito dell’Ufficio di scollocamento, uno “sportello” per aiutare le persone a scollocarsi da lavoro eccessivo, stile di vita sbagliato, stress, ansia, consumismo, assenza di senso, e costruire una nuova vita. Vi si possono consultare  tante risorse, testimonianze, opportunità ed alternative per iniziare a progettare un personale percorso di cambiamento.